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Tesla Cybertruck, l’ultima provocazione di Elon Musk

Il Tesla Cybertruck è stato presentato da Elon Musk in diretta dalla Gigafactory di Austin, in Texas: un evento a quattro anni dalle prime anticipazioni, per la consegna dei primi esemplari. Già da subito, il veicolo ha suscitato qualche critica per il design: se da una parte è audace e rivoluzionario, con una forma geometrica e angolare che si discosta dai tradizionali pick-up, dall’altra appare come la negazione di qualsiasi indicazione stilistica, anche senza dover scomodare i grandi maestri del passato. Sicuramente una provocazione, un’assenza di caratterizzazioni stilistiche per privilegiare forme semplicissime, come disegnate unendo i vertici dei quadretti di un foglio scolastico, ma che alla fine punta ad ottenere una forma di “design”, che è innanzi tutto funzionalità. Sull’effettiva resa delle soluzioni estetiche sarà il  tempo a decidere, come del resto è già avvenuto con le altre Tesla, peraltro più innovative nella tecnica che stilisticamente. Ed è alla fine la tecnologia l’essenza reale del Cybertruck, che non fa nulla per dissimulare la sua esagerazione, in una tipologia di veicolo estremamente popolare oltreoceano.

Tra le novità tecnologiche c’è l’uso di acciaio inossidabile ultraresistente per l’esoscheletro che promette resistenza e durabilità nel tempo. E in effetti il Cybertruck vuole essere “infrangibile”, con vetri blindati che dovrebbero resistere all’impatto di una palla da baseball a 112 km/h e alla grandine di classe 4. Nei filmati video da varie angolazioni si nota come il trattamento dei pannelli sia parzialmente riflettente: in qualche modo, le forme sono ridefinite dalla luce e dal paesaggio.

Naturalmente, ci sono soluzioni interessanti per il carico: la forma inclinata del posteriore, ad esempio, permette di essere richiusa facilmente con una copertura scorrevole, in caso di necessità. Le luci sono probabilmente l’elemento più contemporaneo: linee sottilissime, non definiscono alcun design, ma sono ricavate direttamente negli spigoli, lasciando ampie aree per l’elaborazione personale delle superfici, in questo caso piatte ed essenziali.

La tecnologia innovativa è evidente all’interno, sempre nel segno dell’essenzialità: unici protagonisti apparenti, il volante/cloche e il touchscreen da 18,5 pollici nella parte anteriore e uno da 9,4 pollici nella parte posteriore. Ci sono però molte funzionalità nascoste, come la climatizzazione o il sistema audio con 15 altoparlanti.

Il veicolo presenta sospensioni a controllo elettronico, che permette anche la variazione di assetto, quattro ruote sterzanti e uno sterzo “by wire” per regolazioni variabili. La novità di un sistema a 24 volt e una riduzione del 70% dei cavi nel sistema elettrico evidenziano un approccio all’avanguardia nella progettazione della meccanica. La modalità difesa da armi biologiche, con un filtro HEPA ospedaliero integrato, offre protezione dal 99,97% delle particelle sospese nell’aria.

Il Cybertruck ha la capacità di traino di 5.000 kg, dimostrata in modo spettacolare nell’evento di lancio, insieme ad altri test ad effetto -come la drag race in cui il veicolo batte in accelerazione una Porsche 911, trainando un’altra 911… Il piano di carico in composito resistente e la capacità di trasporto di oltre 1.100 kg pongono il Cybertruck al vertice per questa categoria di veicoli.

Il veicolo offre un’autonomia stimata fino a 547 km con una singola ricarica e la possibilità di recuperare fino a 235 km in 15 minuti alle stazioni Supercharger, che però ancora devono essere aggiornate per il caricamento in caso di traino. Il Cybertruck può anche servire da generatore di emergenza, fornendo fino a 11,5 kW di potenza durante i blackout.

Tre le varianti: Cybertruck RWD, Cybertruck All Wheel Drive e Cyberbeast. La versione Cyberbeast, con tre motori, offre prestazioni notevoli, con una potenza massima di 845 CV e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,6 secondi. Dopo la consegna ai primi clienti, c’è qualche ragionevole dubbio per un’esportazione immediata in altri paesi, sia per il tipo di veicolo -al di fuori dai normali limiti di peso- che per le strutture di ricarica.