Design

Renaulution: il brand Mobilize e la concept EZ-1 per la mobilità urbana del futuro

E’ di oggi la presentazione di Renaulution, il piano che il CEO Luce De Meo ha preparato per il rilancio del gruppo Renault nei prossimi anni. Torneremo a trattare di alcuni dei modelli rappresentativi di questa nuova storia del marchio Renault, ma ci concentriamo un attimo sul progetto inedito appena presentato: il brand Mobilize, dedicato alle «forme di mobilità più sostenibili e condivise». Ricordiamo che Virtual Car in passato aveva promosso proprio la mobilità elettrica di Renault, sicuramente all’avanguardia per l’epoca, con la famiglia Z.E simboleggiata dal prototipo ZOE, ma manifestatasi poi anche con progetti originali, come il quadriciclo Twizy.

Ora Mobilize è la trasformazione di quell’idea, con uno sguardo verso il futuro che non corrisponde solo ad un prodotto automobilistico, ma ad un’intera catena di servizi di mobilità, energia e dati, anche per altre marche e partner; questo coinvolgendo l’intero gruppo, compresa RCI Bank and Services per finanziamenti e gestione flotte, ma anche Renault Software Factory e Software Republic per ottimizzare il tasso d’uso di un veicolo almeno del 20%. Con un’ottica più moderna, ad esempio concentrata sul pagamento per l’uso effettivo dell’auto, sul car sharing, sul miglioramento del valore residuo, oltre ovviamente alla riduzione dell’impatto ambientale, anche con uno specifico servizio di manutenzione e riciclo batterie presso la presso la Renault Re-Factory di Flins. Inoltre, Mobilize facilita la condivisione e il pagamento nei punti di ricarica elettrici in tutta Europa, sia per i clienti privati, sia per le flotte con la filiale Elexent.

Come simbolo di questo marchio c’è il prototipo EZ-1, dedicato alla mobilità urbana elettrica e condivisa, realizzato da un team specifico di ingegneria e design. Il veicolo, figlio ideale di progetti visionari degli anni ’70 e ’80, può sembrare un’evoluzione del concetto di Twizy, reso però più automobilistico: cella aerodinamica ma del volume regolare e ampio, in grado di ospitare due passeggeri affiancati, con ruote alle estremità; compattezza d’insieme per facilitare la guida e la sosta urbana (la lunghezza è di 2,3 metri); struttura modulare per facilitare la costruzione e ridurre i costi, ma anche migliorare la personalizzazione; robustezza dell’insieme garantita anche da un telaio chiuso e compatto a supporto della cella dell’abitacolo. La vera novità sta però nell’utilizzo condiviso: qualcosa che abbiamo visto di recente con il veicolo Ami di Citroen, ad esempio con il pagamento per l’uso, ma con alcune soluzioni tecnologiche in più, come ad esempio il nuovo sistema rapido di sostituzione della batteria. EZ-1 viene realizzato per il 50% con materiale riciclato, ed è riciclabile al 95%, sempre negli impianti di Flins.

Mobilize EZ-1 Prototype è un oggetto di mobilità che si integrerà nelle città. Agile, dinamico ed inclusivo, è emblematico della nuova Marca Mobilize. Questo veicolo accompagna gli utenti verso una mobilità più efficace e responsabile

Patrick Lecharpy, Direttore Design di Mobilize

Una tappa importante, quindi, del progetto Renaulution, «dalla corsa ai volumi alla creazione di valore», che prevede tre fasi che termineranno in tempi diversi: «Risurrezione» fino al 2023, con la ripresa del margine e la generazione di liquidità; «Rinnovamento» fino al 2025, con il rinnovamento delle gamme; «Rivoluzione» a partire dal 2025, incentrato sul valore delle nuove mobilità.  Ovviamente, questo potrà significare in una prima fase la chiusura o l’interruzione della produzione in alcuni stabilimenti, e un ridimensionamento della forza lavoro -l’elettrico, peraltro, ha bisogno di meno risorse per essere costruito, e alcuni modelli dalle vendite ridotte cesseranno di essere costruiti; ma anche con la prospettiva di un rilancio internazionale e una rivisitazione totale della gamma, che dovrebbero rafforzare la clientela, e quindi fornire produttività e redditività già nei prossimo quinquennio.

Per questo, il gruppo si scinde in quattro aree specifiche – Renault, Dacia-Lada, Alpine,  Mobilize, ognuna con una concept car «manifesto» della filosofia dei marchi, come la Renault 5 Prototype elettrica o la Dacia Bigster, ma anche le future Alpine elettriche, tra cui la sportiva realizzata con Lotus, e l’ingresso del brand in Formula 1: sull’appetibilità di questi modelli si giocherà il futuro internazionale del gruppo Renault.