E-Xperiences: la mostra per festeggiare i 10 anni del master TAD al Politecnico di Milano
Lo scorso 28 giugno 2019 sono presentati i progetti di tesi della X edizione del master universitario in Transportation and Automobile Design (TAD) del Politecnico di Milano: in concomitanza con la Graduation Ceremony, è stata inaugurata la mostra E-Xperiences: Cars? Back to the future fino al 26 luglio in via Candiani 72, edificio B2 – Campus Bovisa a Milano. Una mostra interessante per celebrare i dieci anni di un’iniziativa didattica alla quale hanno partecipato oltre 150 studenti di 20 nazionalità, e suddivisa in due parti: la storia del master e la descrizione dettagliata dei progetti della decima edizione.
Prima di tutto, un momento per rivedere ciò che è stato realizzato nei precedenti nove anni, a cominciare dalle prime due edizioni in collaborazione con Fiat Group Automobiles, che hanno affrontato il tema di un modello specifico, una spider per il 2012 a marchio Alfa Romeo e la Maserati GranTurismo del 2020; poi è iniziata la collaborazione con diversi marchi del gruppo Volkswagen, con la terza edizione iniziata già con la mobilità elettrica per Milano in occasione dell’Expo, e continuando con temi astratti come la guida elettrica (quinta e nona edizione), lo spazio in movimento (sesta edizione con i marchi Audi e Bugatti), la guida autonoma (settima edizione), e anche la sportività urbana (quarta edizione, Porsche) e la ricerca aerodinamica (ottava edizione, Audi). La mostra ha ricordato i nove progetti, con fotografie, disegni, testi e modelli in scala esposti in successione, ma anche tutte le persone coinvolte, sottolineando l’esperienza diretta degli allievi presso le case automobilistiche e le aziende del settore.
La seconda parte della mostra è invece dedicata ai quattro progetti dell’ultima edizione, in collaborazione con Volkswagen e Audi, che mostrano i progressi didattici raggiunti, con argomenti sempre più articolati ed approfonditi, in merito alla mobilità di futuro più o meno remoto. Per la Audi Anuri si ipotizza la Montecarlo del 2060, in un periodo in cui le acque si sono parzialmente appropriate della città: un veicolo molto grande, anfibio, ad ingresso posteriore, capace di percorrere le strade rimaste sulla terraferma ma anche di ammirare gli edifici sommersi, e con un abitacolo variamente configurabile come in uno yacht (studenti: M. Maniscalco, G. Petruzzi, M. Rocca, A. Tamburini).
Audi Crisalis invece viene immaginata in una metropoli nel 2077 simile a Roma, con problemi di parcheggio e di densità automobilistica in rapporto al tessuto urbano: il concetto nuovo è di avere un abitacolo personale, e di ottenere monoruote in sharing, che si possono chiamare a domicilio. L’abitacolo di proprietà viene parcheggiato quasi verticalmente (da cui il nome), mentre all’arrivo delle monoruote (o potenzialmente di qualsiasi altra soluzione, come rotori per il volo, rotaie, ecc.), si espande grazie agli smart material e si trasforma in un veicolo indipendente (studenti: F. Batavi, J. P. Bruni, E. Trabattoni, P. Tranchellini).
Volkswagen Kimera è proposta per uno scenario più vicino a noi, nel 2040, quando l’auto intelligente e l’intelligenza artificiale saranno fattori acquisiti, ma forse anche a rischio di eccessi, come oggi gli smartphone: la soluzione è un’auto trasformabile per una «fuga» da un contesto potenzialmente opprimente. Ecco quindi un’auto alta per l’off-road, usabile per forma e dimensioni in città, ma soprattutto come piccolo camper per viaggi durante i fine settimana; il veicolo nasconde all’interno un explorer, un quadriciclo a guida non autonoma, che si integra totalmente nella vettura compresa la ricarica, e che è dotato di telecamere per filmare le «esplorazioni» in fuoristrada (studenti: S. Kassaoka, F. Profeta, E. Sangineto, K. Shojaei).
Infine, la Volkswagen Vizzi è progettata pensando di più all’aspetto ingegneristico: è un dei possibili veicoli basati su un pianale modulare a ruote cubiche, variamente configurabile e dimensionabile. Il progetto portato più avanti nello sviluppo richiama le panchine di un parco, immaginando una città ridisegnata con corsie verdi di parcheggio e ricarica, e pensando a punti di aggregazione collegando più veicoli tra loro, mentre l’abitacolo è dotato di realtà aumentata; gli altri progetti sullo stesso pianale variato sono un’auto racing, due veicoli da delivery di cui uno specifico per il trasporto farmaci, e un ufficio mobile con scrivania (studenti: L. Coppo, A. Fullin, G. F. Rittgers, M. Zampollo).
Sotto la direzione di Fausto Brevi, professore presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano, il Master in Transportation and Automobile Design apre ora le iscrizioni per l’avvio della nuova edizione, che inizierà a marzo 2020. Il Master è a numero chiuso e selezionato per un massimo di 20 allievi italiani e stranieri, in possesso di laurea del vecchio ordinamento o di laurea di primo o secondo livello appartenenti alle discipline del progetto (ingegneria, architettura, disegno industriale).