Design

Pininfarina, la festa per i 90 anni inizia alla Triennale di Milano

Pininfarina: un nome importante per la storia del design italiano, per un’azienda traghettata dall’attuale presidente Paolo Pininfarina e dall’AD Silvio Pietro Angari al traguardo importantissimo dei 90 anni di attività. Ciò significa aver superato guerre, crisi e cambiamenti epocali, sempre mantenendo alto nel mondo il nome del made in Italy. Tutto questo vale sicuramente un festeggiamento importante, che è iniziato oggi, 18 febbraio 2020, presso la prestigiosa sede della Triennale di Milano, un luogo cardine per la storia del design italiano, per i notissimi oggetti esposti negli spazi interni, ma anche per temi come l’architettura, che coinvolge la Pininfarina di oggi.

La giornata di celebrazione in sintesi ha visto la partecipazione di esperti e autorità, ognuno dei quali ha dato un contributo per omaggiare Pininfarina. A fare da moderatore, il direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, che ha introdotto gli interventi video di alcune personalità, dal ministro per l’innovazione tecnologica e l’innovazione Paola Pisano al sindaco di Milano Giuseppe Sala, dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al presidente della Triennale Stefano Boeri, mentre in sala è intervenuto l’assessore al turismo e alle attività produttive di Torino, Alberto Sacco. Tutti hanno aggiunto agli auguri per i 90 anni, le considerazioni dell’importanza della Pininfarina a tutti i livelli, internazionale ma anche territoriale, pensando ad esempio alle 90 vetture che, come omaggio, sfileranno prossimamente per Torino.

Paolo Pininfarina e Silvio Pietro Angori sono stati quindi intervistati sui 90 anni di attività, con i dovuti ricordi del nonno Battista “Pinin” Farina, ma anche di Sergio e del prematuramente scomparso Andrea; anni di innovazione continua, sempre con idee nuove e sorprendenti, con l’obiettivo di disegnare il futuro. Tra gli esempi, il rapporto con le cucine Snaidero che continua da 30 anni, lo Stadio della Juventus, primo grande progetto di interior design, e la torre Cyrela di San Paolo del 2013, realizzata nel 2018, esemplificazione dell’attuale attività nel campo dell’architettura, e anche un omaggio ad un desiderio del fondatore Battista, che sognava di realizzare un grattacielo proprio in Brasile. 90 anni vissuti con tenacia, volontà, ottimismo, ma anche capacità di creare opportunità dai momenti problematici, ad esempio puntando su progetti a motore elettrico nel periodo della crisi energetica. Partendo dalla carrozzeria classica, negli anni ’50 c’è stato il passaggio alla costruzione di autovetture in catena di montaggio, interrotta nel 2010 con il passaggio al design e alla progettazione industriale, non solo nel settore delle auto, fino all’ingresso settore «figital», che unisce mondo fisico e mondo digitale. Un fatturato inferiore al passato, ma con minori debiti aziendali, e soprattutto in un’ottica più ampia e internazionale, con 650 talenti legati al marchio di ben 40 nazioni. E ora anche con i fondi garantiti dall’azienda madre, l’indiana Mahindra, il cui entusiasmo è stato ben rappresentato da alcuni interventi, conclusi con un saluto in video di Anand Mahindra, che come Paolo Pininfarina appartiene alla terza generazione di famiglie proprietarie di aziende innovative e «visionarie», ancora attive dopo decenni -per Mahindra si festeggiano i 75 anni.

Con un intervento video di Jean Todt, oggi presidente FIA ma dal passato motoristico ben noto, la mattinata si è conclusa con una tavola rotonda, aperta dall’intervento di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, che ha sottolineato l’importanza di Pininfarina nella definizione storica del design italiano, con il legame tra forma e funzione -e oggi anche sostenibilità: un vanto del made in Italy, che il mondo invidia, e di cui si dovrebbe andare più fieri, dal momento che gli italiani si valutano meno di quanto accade all’estero.  Benedetto Camerana, presidente del MAUTO di Torino, ha invece dato uno sguardo storico alle creazioni Pininfarina, senza tempo e innovative, capaci di esprimere «classicismo» nella modernità, e facendo un paragone architettonico con le creazioni di Palladio.  Per Chris Bangle, Pininfarina rappresenta la mentalità italiana del design, e può essere un riferimento in un momento di crisi del design -per la paura dei costi, ma anche dello «stile», e per i tanti segnali negativi dati al «futuro», che invece può essere trasmesso in forme più positive. La presenza di Mahindra, in questo senso, è importante: ci sono i soldi per la ricerca «pura», anche senza un cliente, e in questo modo possono nascere idee veramente innovative. Ha concluso gli interventi Efraim Horn, presidente di Cyrela, che ha illustrato l’attività di Pininfarina per la realizzazione di tre opere architettoniche in Brasile, vincendo premi specifici per il design. Un’azienda capace non solo di realizzare aspettative elevate per il cliente, ma anche di andare oltre le aspettative, immaginando il futuro.

E proprio con Efraim Horn, sono iniziate le anticipazioni: Pininfarina realizzerà per Cyrela un quarto progetto edilizio a Porto Alegre, annunciato in diretta durante l’incontro. Angori ha anche presentato il prossimo progetto di architettura che partirà in Spagna con Excem Real Estate, rappresentata in sala da Andres Sanchez Lozano. Last but not least, la notizia della giornata più interessante per gli appassionati di car design: Kevin Rice, già attivo in Mazda, BMW e Chery e responsabile del design della MX5 del 2016, è il nuovo Chief Creative Officer di Pininfarina, e curerà tutti gli aspetti del design Pininfarina nei diversi settori.

In Triennale è stata allestita una sala con alcune pietre miliari dei 90 anni di Pininfarina, con modellini rappresentativi: la Cisitalia del 1947, la Ferrari 250 Le Mans del 1965, la Ferrari Modulo del 1970, la cucina Snaidero Acropolis del 2003, la Maserati Birdcage 75th del 2005, la torcia olimpica delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, il progetto residenziale Cyrela di San Paolo e la torre ATC Aeroporto di Istambul, entrambi del 2018; l’ultimo progetto in ordine di tempo è il super yacht Rossinavi Super Sport del 2019. All’esterno, non potevano mancare due capolavori su strada: la Cisitalia in livrea azzurra, e la recentissima Battista, che dimostra quanto sia stata ben accolta dalla clientela una nuova vettura esclusiva in piccola serie a marchio Pininfarina.