Mille Miglia 2025: Vesco da record nella corsa che racconta l’Italia
Cinque giornate, 1900 chilometri, oltre 400 auto d’epoca e un unico grande protagonista: Andrea Vesco, affiancato da Fabio Salvinelli, che ha conquistato per la sesta volta consecutiva la rievocazione storica della Mille Miglia, stabilendo un primato assoluto nella storia della manifestazione. A bordo della loro Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929, l’equipaggio bresciano ha preceduto due agguerriti team argentini: al secondo posto Daniel Andres Erejomovich e Gustavo Llanos, anch’essi su un’Alfa Romeo, ma 6C 1500 SS sempre del 1929; terzi Juan Tonconogy e Barbara Ruffini su Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1931. Per Vesco si tratta dell’ottava vittoria assoluta, di cui sei ottenute consecutivamente, a conferma di un dominio senza precedenti nella Freccia Rossa moderna.
La 43ª edizione ha riproposto un percorso a forma di “otto” sul modello delle edizioni anteguerra, unendo l’Italia da Nord a Sud, dall’Est adriatico all’Ovest tirrenico. Dalla partenza a Brescia, con le prime prove a Colombare di Sirmione e la tappa serale a Ferrara, la corsa è proseguita verso Roma, attraversando i tornanti della Futa e del Mugello, i paesaggi del Chianti e la Val d’Orcia. Dopo la sosta nella capitale, le auto si sono arrampicate fino a Orvieto e Arezzo, approdando in riviera a Cervia-Milano Marittima, per poi completare la traversata appenninica fino a Livorno e infine fare ritorno al punto di partenza, passando per Parma, Cremona, Soncino e Franciacorta.
Nel corso della manifestazione sono stati assegnati numerosi riconoscimenti di categoria. Il Ferrari Tribute 1000 Miglia, riservato alle vetture moderne del Cavallino, è stato vinto da Roland Hotz e Giordano Mozzi su Ferrari F8 Spider; Mozzi, già vincitore di più edizioni storiche, si conferma anche tra i protagonisti della scena attuale. Nella 1000 Miglia Green, dedicata ai modelli elettrici e ibridi, il successo è andato a Mirco Magni e Federico Giavardi su Polestar 4, davanti alla Lotus Eletre 900 Sport di Costantini-Aldini e alla Denza Z9GT di Morelli-Ferraglio.
A impreziosire la gara, anche i trofei speciali di tappa. Il Trofeo San Marino, assegnato durante le prove serali nella Repubblica del Titano, è andato proprio a Vesco-Salvinelli, così come il Trofeo Marina Militare, legato alle prove all’interno dell’Accademia Navale di Livorno, dove le auto sono state accolte dal Capo di Stato Maggiore Emilio Credendino alla guida di una Fiat 1100 Monviso del 1947.
La presenza femminile, pur minoritaria, ha avuto uno spazio significativo. Se Barbara Ruffini ha contribuito al terzo posto assoluto in coppia con Juan Tonconogy, diversi equipaggi femminili si sono distinti lungo il percorso, anche se nessuno è rientrato nelle primissime posizioni della classifica generale. La crescente partecipazione femminile conferma tuttavia un’evoluzione costante nella rappresentanza e nella visibilità.
Oltre alla competizione, la Mille Miglia 2025 è stata anche un’occasione di celebrazione della storia dell’automobile italiana, con un omaggio speciale alla Fiat 600, che compie settant’anni: modelli storici hanno sfilato accanto all’ultima arrivata, la Fiat 600e, presentata lungo il percorso come simbolo di continuità e rinnovamento.
Più che una gara, la Mille Miglia si conferma un viaggio emozionante attraverso borghi, città d’arte e paesaggi poco noti ma straordinariamente autentici, che restituiscono l’anima più profonda dell’Italia. Dalle sponde del Garda alle colline della Toscana, dal lungomare della Versilia ai tornanti del Passo della Cisa, ogni chilometro è diventato un’istantanea di bellezza, cultura e passione meccanica. Il ritorno a Brescia, tra le ovazioni del pubblico e le note della Festa della Musica, ha suggellato una delle edizioni più intense degli ultimi anni: la corsa si è fermata, ma le sue immagini – e le sue emozioni – continueranno a correre.