Design

Alfa Romeo Giulia GTA, 540 CV alleggeriti

Purtroppo l’Alfa Romeo Giulia GTA non si potrà vedere a Ginevra per la chiusura straordinaria del Salone 2020, ma sicuramente è uno dei modelli più attesi dell’anno, non tanto per la vettura in se, presentata nella versione Quadrifoglio nell’ormai lontano 2016, quanto perché la GTA porta in alto la ricerca ingegneristica italiana, con uno sguardo al passato, a 110 anni dalla fondazione dell’A.L.F.A..

GTA sta per Gran Turismo Alleggerita, e si riferisce per gli appassionati ad un particolare modello di Giulia coupé, la celebre Sprint GT degli anni ’60 disegnata da Giugiaro per Bertone ed elaborata dalla divisione sportiva Autodelta, vincitrice di numerose gare internazionali e ai vertici assoluti per prestazioni e tenuta di strada. La «A» in aggiunta alla normale sigla GT testimoniava l’alleggerimento complessivo della vettura, ridotta ai minimi termini dentro e fuori, per favorire al massimo le prestazioni e le doti della meccanica elaborata. Le GTA successive della casa, invece, come 147 e 156, rappresentavano il top delle perfomance e dell’ingegneria, con l’installazione della più alta elaborazione possibile del V6 Busso aspirato in due modelli sostanzialmente di serie: forse più leggere rispetto alla concorrenza per dimensioni e tipologie costruttive, non avevano il loro punto di forza in questo, ma nelle prestazioni e nel «tuning» complessivo. Con la Giulia GTA 2020, invece, si torna a parlare di alleggerimento insieme all’aumento di prestazioni rispetto alla Quadrifoglio.

Qualche dato, a cominciare dal motore: l’Alfa Romeo 2,9 V6 Bi-Turbo, che già vanta una parentela Ferrari, è stato portato a 540 CV -le voci parlavano di un numero di cavalli ancora maggiore, che però è facile immaginare in una versione allestita in modo specifico per le gare. Il peso complessivo invece è inferiore di circa 100 kg rispetto alla Giulia Quadrifoglio, grazie soprattutto all’utilizzo esteso di materiali ultraleggeri: da qui il rapporto peso-potenza, al momento al vertice della categoria, di 2,82 kg/CV. Ovviamente le modifiche sono state estese anche all’aerodinamica, in particolare con le appendici specifiche, ma anche all’assetto e alla maneggevolezza, per gestire al meglio la maggiore potenza disponibile; ovviamente, gli elementi aerodinamici costituiscono anche le caratteristiche distintive del design della Giulia GTA, riconoscibile al primo sguardo.

Per chi desidera una versione ancora più estrema, c’è invece la variante GTAm, versione estrema della GTA, con soli due posti, roll bar e cinture a 6 punti, ma comunque omologata per uso stradale. Non per tutti: GTA e GTAm, più costose rispetto alla Quadrifoglio, saranno realizzate in 500 esemplari certificati e numerati, con vendita one-to-one e la disponibilità di un pacchetto di esperienze, come per una vera supercar esclusiva.