Passione

1000 Miglia 2018: vincono Toncology-Ruffini su Alfa Romeo 6C del 1934

Dopo il 90° anniversario dello scorso anno, la 36a edizione della rievocazione storica della 1000 Miglia ha mantenuto il consueto interesse, sia per gli appassionati concorrenti con le vetture d’epoca, sia per il pubblico che ha assistito alle varie tappe di gara. I numeri parlano da soli: 1.743 chilometri di percorso in 4 tappe da Brescia a Roma e ritorno dal 16 al 19 maggio, 112 prove cronometrate e 6 prove di media oraria, oltre 40 ore al volante con brevissime pause pranzo, 200 comuni attraversati in 7 regioni italiane e nella Repubblica di San Marino. E anche il record di iscrizioni, con 450 auto accettate su 725 richieste, e solo 65 ritiri.
I vincitori, per la terza volta dopo i successi del 2013 e del 2015, sono stati gli argentini Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, numero 85, a bordo dell’Alfa Romeo 6C 1500 GS «Testa Fissa» del 1933, con 74108 punti; al secondo posto Giovanni Moceri e Daniele Bonetti sull’Alfa Romeo 65 1500 SS del 1928 con 73714 punti, mentre terzi i campioni uscenti bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini su Alfa Romeo 6C 1750 Zagato del 1929 con 73327 punti. Una cosa da notare: tre Alfa Romeo ai primi tre posti, che si aggiungono ad altri premi assegnate alle vetture storiche del Biscione; da segnalare anche l’assegnazione della Coppa delle Dame di Franca Boni e Monica Barziza su Lancia Aprilia 1500 del 1949, al 45 º posto assoluto. Una festa arricchita dalla presenza di numerosi personaggi della musica e dello spettacolo, a bordo di belle vetture d’epoca, e di numerose rarità automobilistiche, molto ammirate anche dai non esperti, a cui si sono aggiunte le vetture più recenti del Ferrari Tribute e del Mercedes Challenge.

La classifica della Mille Miglia 2018

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