Passione

Volkswagen apre il Future Center Asia, dopo Europa e Stati Uniti

Non molto tempo fa, quando il team di design era fortemente italiano, Volkswagen aveva lanciato il Future Site 2028, palestra virtuale per esercizi sulla mobilità del futuro. Ora che Volkswagen ha sviluppato interamente le basi per la propria famiglia elettrica I.D., sono nati i Future Center, non più solo virtuali ma sempre più collegati alla realtà del mercato: è nato da poco il Future Center Asia, che si affianca a quello europeo di Potsdam e a a quello statunitense, a Belmont in California, nella Silicon Valley.
A cosa serve un Future Center per un gruppo come Volkswagen? L’idea è quella di concentrarsi sulle future generazioni di automobili e automobilisti, con la realizzazione di concept car che, per la divisione asiatica, potranno soddisfare le aspettative dei clienti di Cina e Asia, ma anche con soluzioni applicabili a livello globale, quando necessario. Partecipano alla vita del centro numerosi esperti, come designer di interni ed esterni, tecnici di user experience e intelligenza artificiale, studiosi di Smart City, analisti di start up innovative, e ingegneri.
L’aspetto più singolare è la velocità con cui i clienti cinesi di Volkswagen hanno recepito sia l’aspetto della digitalizzazione dell’automobile, che il percorso verso il veicolo elettrico e autonomo: di queste esigenze si dovrà quindi tener conto, ad esempio progettando servizi di rete o tecnologie integrate nelle future strade e città.
Ogni centro si occupa di temi particolari, come la guida autonoma (con il progetto SEDRIC) e il design del futuro in Europa; le interfacce digitali, il software UX e le soluzioni di mobilità accessibile nella Silicon Valley; le concept car per gli utenti orientali per la divisione Asia. Tutti i centri sono però collegati in rete, e le singole soluzioni potranno trovare applicazione in tutti i prodotti globali Volkswagen del futuro.