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Il mercato dell’usato in crescita: preferenze e tendenze degli italiani

Nel corso del 2023, il mercato delle auto usate ha mostrato una crescita robusta, segnando un +6,6% nei passaggi di proprietà, escludendo le minivolture, rispetto all’anno precedente. L’incremento dei prezzi delle vetture di seconda mano, che ha toccato un +4,1% annuo e del +40% rispetto al 2019, non ha scalfito la preferenza degli italiani per l’usato, con un budget medio ipotizzato di 19.000 euro per l’acquisto. In questo contesto, l’interesse si concentra prevalentemente su benzina e diesel, lasciando l’elettrico a una quota marginale dello 0,5%, nonostante una nascente curiosità verso le ibride.

Guardando al futuro, l’introduzione di incentivi, sia per il nuovo che per l’usato, e le restrizioni sulle auto tradizionali potrebbero influenzare significativamente le tendenze d’acquisto. Le ricerche di AutoScout24, la più grande piattaforma online di automobili in Europa, indicano come le vetture diesel (41%) e benzina (38%) mantengano il primato nelle preferenze. Tuttavia, le ibride stanno guadagnando terreno, raddoppiando la loro quota rispetto all’inizio dell’anno precedente.

In questo scenario, l’usato svolge un ruolo chiave nel rinnovo del parco circolante: gli italiani sono inclini a sostituire auto con oltre 11 anni di età con modelli più recenti, di circa 6 anni e mezzo. SUV e crossover sono i segmenti più ambiti, mentre Golf, BMW Serie 3 e Mercedes Classe A dominano le ricerche, secondo l’osservatorio AutoScout24. La Tesla Model 3 si conferma l’elettrica più desiderata e l’Audi A6 emerge tra le ibride.

Con l’aumento dei costi e il cambio delle politiche ambientali, il mercato delle auto usate si trova a un bivio, con il potenziale di orientarsi sempre più verso veicoli ibridi e meno inquinanti, ma con l’elettrico che deve ancora superare le sfide di prezzo e infrastruttura per affermarsi. Le regioni italiane mostrano dinamiche diverse nei passaggi di proprietà, con Lombardia, Lazio e Campania in testa per volume e Trentino-Alto Adige, Campania e Veneto per crescita. Il mercato sembra quindi rispondere positivamente alle mutate esigenze dei consumatori, rimanendo al contempo sensibile alle condizioni economiche e alle politiche di incentivazione.