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Conclusa la terza edizione di Next Generation Mobility, uno sguardo verso la mobilità del futuro

La mobilità del futuro è un argomento di sempre maggiore interesse: lo dimostra l’evento Next Generation Mobility, la cui terza edizione si è da poco conclusa a Torino (13-14 giugno 2023). Per capire quanto l’evento sia stato seguito, si possono citare i 99 relatori e i 92 tra promotori e partner, ma soprattutto i 3.500 partecipanti, alcuni in presenza, molti altri in live streaming. Tra gli argomenti cardine della manifestazione di quest’anno c’è stata sicuramente la prima Conferenza Nazionale sull’Idrogeno e gli eFuel, seguita da esperti, accademici e istituzioni per discutere sullo sviluppo dell’idrogeno nei trasporti in Italia, e in particolare sul modo di progettare le nuove filiere di produzione, con una specifica infrastruttura per il trasporto e la distribuzione.

Nella prima giornata di Next Generation Mobility, dopo i saluti di Stefano Serra, Presidente di AMMA – Associazione delle Imprese Meccaniche Meccatroniche e Vice Presidente dell’Unione Industriali Torino, è iniziato il dibattito, cominciando con l’intervento di Pasquale Mazza, assessore della Città Metropolitana di Torino con delega ai Trasporti, che ha illustrato i passi in atto dopo l’approvazione del Pums, il piano urbanistico per la mobilità sostenibile. I progetti sono numerosi, e interamente illustrati e aggiornati nel sito dedicato, torinocambia.it.

Oltre alla situazione di Torino, in occasione della IV Conferenza Nazionale sulla Mobilità Aerea Urbana e Mobilità Aerea Avanzata, Arianna Censi, Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, ha ricordato che i Giochi Olimpici del 2026 saranno un primo vero banco di prova in Italia per la mobilità eVTOL, i veicoli elettrici o ibridi capaci anche di decollare e atterrare: ci vorranno comunque anni o addirittura decenni prima che i nostri cieli si riempiano di “macchine volanti” da pilotare correntemente nel contesto urbano ed extraurbano.

Altri due i temi della giornata: Mobility as a Service ha affrontato il tema della micro-mobilità, che è esplosa in tempi di pandemia e post-pandemia nella forma dello sharing; più legata a fondamentali questioni economiche ed etiche è stata invece la sessione dedicata alla circolarità nella mobilità, moderata dal giornalista Roberto Sposini: la sessione ha affrontato temi come la nuova normativa sulla demolizione dei veicoli e il riutilizzo di componenti e materiali, il riuso e riciclo delle batterie delle auto elettriche, la rigenerazione degli pneumatici, che fa risparmiare grandi quantità di emissioni di CO2, e l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili.

Come accennato, la seconda e ultima giornata di Next Generation Mobility ha dato il via alla prima conferenza nazionale su idrogeno ed eFuel. All’inizio dei lavori, Matteo Azzimonti di Hydrogen Europe – organizzazione che comprende aziende europee della filiera dell’idrogeno e delle celle a combustibile – ha presentato lo stato dell’arte delle infrastrutture di rifornimento in Italia e le prospettive di applicazione della normativa europea. Per il trasporto via terra sarà realizzata una stazione di rifornimento ogni 200 km sui principali corridoi europei.

Al convegno ha preso parte anche Marcello Capra, Senior Advisor del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha illustrato le misure adottate dal governo per sostenere lo sviluppo dell’idrogeno: Capra ha evidenziato che entro il 2025 la Clean Energy Partnership stanzierà circa 200 milioni di euro per raddoppiare le valli dell’idrogeno in Europa, mentre il PNRR ha destinato 3,6 miliardi per la filiera dell’idrogeno. Capra ha infine spiegato che grazie all’idrogeno c’è una rivitalizzazione delle aree industriali dismesse -57 progetti per circa 1,2 miliardi di euro- con investimenti dedicati anche alla ricerca attraverso l’hydrogen valley Enea Casaccia.

«L’elettrico è a emissioni zero a livello locale, ma se si analizza il ciclo di vita esse aumentano e di parecchio», ha dichiarato Piersandro Trevisan, Development Advisor del Distretto Mobilità Lombardia. Stefania Crotta, direttrice ambiente, energia e territorio della Regione Piemonte, ha invece illustrato l’attuale politica sull’idrogeno. Il Piemonte è presente nella filiera completa e ha recentemente concluso il bando PNRR per le Hydrogen Valley: 7 progetti accettati, 3 progetti finanziati, per un contributo complessivo richiesto per i progetti accettati di 68,5 milioni, mentre la produzione totale prevista dei 3 progetti finanziati è di circa 490 tonnellate all’anno. Crotta ha ricordato che la Regione sta studiando un’area dismessa ad Alessandria per la realizzazione di un impianto che abbia un impatto sulla mobilità sostenibile.

L’appuntamento è per il prossimo anno con la quarta edizione di Next Generation Mobility, per riunire nuovamente istituzioni, mondo accademico e industriale in modo da fare il punto sullo stato dell’arte della mobilità in Italia e sul suo impatto sulla nostra economia, sull’ambiente e sul il business.