4×4 Fest: terminata la 19ma edizione della festa del fuoristrada a Marina di Carrara
Fin dai primi anni di pubblicazione di Virtual Car, uno degli eventi seguiti è stato il 4 x 4 Fest di Marina di Carrara: il sottotitolo della manifestazione è, non a caso, passione integrale, dal momento che da sempre la passione per le quattro ruote motrici ha animato espositori e visitatori. Da un po’ non tornavamo a visitare direttamente l’evento, e in questa occasione siamo tornati a fare alcune fotografie, e un breve video visibile nelle nostre pagine Facebook e Instagram.
Intanto, i padiglioni: non tutta l’area di Carrara Fiere era occupata dagli espositori, ma soltanto la zona esterna, con la grande e spettacolare pista di test dei fuoristrada su sterrato, quella più piccola con i due passaggi difficili compiuti con le Jeep e l’area per i quad. Sostanzialmente, i padiglioni hanno mostrato ciò che ci si aspetta da un evento di questo genere, che rimane piuttosto unico in Italia: alcune novità di marca, come ad esempio un grande schieramento della gamma 4×4 di Suzuki (comprese le stradali Swift), SUV e pick-up di case come Mitsubishi e Toyota, le singolari ed economiche Mahindra, e le Jeep di ultima generazione; diversi registri storici di marca, come quello ufficiale di Land Rover o quello dedicato alla Campagnola; alcuni distributori di veicoli leggeri anche per il fuoristrada, come i Quad o mezzi vari a due o quattro ruote, anche elettrici, così come camion di dimensioni più o meno grandi per le avventure più estreme; una vasta gamma di accessori, da quelli di dettaglio come ruote, sospensioni, luci ed elaborazioni varie, a quelli di più ampia portata, fino ai sistemi di navigazione avanzati, oppure alle tende e «case» mobili da portare in giro insieme alla vettura. La presentazione dei fuoristrada è sempre spettacolare: anche le auto di serie vengono ambientate su rami, sterrati o riproduzioni di strade in discesa, mentre i mezzi più estremi sono piazzati su bidoni, pietre o ostacoli molto alti, che permettono di osservare l’agilità e le capacità di spostamento e di indipendenza delle grandi ruote, sorrette da sospensioni adatte.
Una fiera di questo tipo ha nell’accessoristica un elemento fondamentale, come dimostrano anche le elaborate fuoristrada parcheggiate all’esterno della struttura: in molti sono alla ricerca di parti per equipaggiare la propria vettura, diverse in base alle esigenze stradali e avventurose dei proprietari; non mancano prodotti per il miglioramento delle prestazioni, ma anche semplicemente per la pulizia della vettura dopo un uso intenso. Tanti gli oggetti in vendita, dall’abbigliamento più o meno tecnico ai gadget di ogni genere, fino ad oggetti come ad esempio i droni. Importante, oltre alla Federazione italiana fuoristrada con i consueto raduno nazionale, la presenza di agenzie che si dedicano a progettare viaggi più o meno lontani, ma anche di enti come la locale protezione civile, e le associazioni di appassionati, alcune dedite anche alla beneficenza in luoghi impervi, nonché quelle delle rievocazioni storiche, in particolare con i veicoli dell’ultima guerra mondiale: alle associazioni gli spazi sono concessi liberamente, e costituiscono sicuramente dei fondamentali punti di aggregazione.
All’esterno dell’area fieristica, le consuete iniziative con i test stradali, ma anche verso mare (con l’ormai classica «sand emotion») e soprattutto nella direzione delle cave: la particolare conformazione del territorio fa sì che le strade, ma anche il paesaggio circostante, siano un incentivo forte per la guida in fuori strada, con test, raduni o gare. Non sono mancati anche i veri e propri corsi, dall’orientamento ai corsi di guida e di attrezzatura. Tra le piste interne, invece, si sono aggiunte quella per le prove delle moto elettriche, e l’interessante tracciato per i modellini radiocomandati. Un tempo la fiera si arricchiva anche di altre «integrali», quelle più marcatamente sportive o rallistiche: di queste non c’è più traccia nel 4×4 fest, se non per un’area «Rally show» ma sempre riservata a vetture da fuoristrada più o meno elaborate, ed è un peccato, perché piacerebbero sicuramente agli appassionati. Ci sono invece delle aree dedicate ai rivenditori di veicoli usati, che forse solo in uno spazio simile possono essere realmente apprezzati, visto il genere di vetture.
Una nota finale su questo genere di manifestazione: ha ancora un senso il salone/fiera/spettacolo come ai tempi d’oro dello Smau e del Motor Show di Bologna? Si può dire che i ragazzi con lo zaino c’erano, e tanti, e che tutte le vaste aree gastronomiche erano sicuramente piene: forse il fuoristrada non si può ridurre ad una mostra statica, e più di altre tipologie di vetture le 4×4 hanno bisogno di movimento. I partecipanti e gli espositori, a inizio come a fine fiera, si ritrovano a percorrere insieme strade e anche autostrade per il ritorno, sempre con lo stesso spirito di avventura. Il limite, forse, sta proprio nella tipologia di vettura: le norme anti inquinamento, il sempre minor numero di tratti in fuoristrada liberamente percorribili, e la riduzione dei prodotti veramente adatti al fuoristrada (tanti stand esponevano con un certo orgoglio i vecchi ma robustissimi telai a longheroni) a favore di più moderni, comodi, versatili e «stradali» SUV, hanno ridotto sicuramente mercato e clientela: l’impressione è che se prima la festa fosse un po’ di tutti, ora sia veramente riservata ad un gruppo, anche molto vasto, di appassionati puri. Chissà se l’avvento dell’elettrico sarà in grado di invertire questa tendenza.