Design

Mercedes-Benz EQC concept, la prima vettura del brand elettrico è un SUV crossover

Il brand che Mercedes dedica alle vetture elettriche ha un nome, EQ, e un’identità ben precisa, mostrata dai prototipi precedenti: ora con la EQC, la casa tedesca si cimenta nella prima vettura di serie, iniziando con una crossover SUV di dimensioni compatte. L’immagine dell’auto elettrica è ben definita: ad esempio, il frontale ha una calandra e fari sottili specifici integrati da una cornice nera, il cosiddetto black panel che sarà comune a tutte le EQ, dietro un’unica linea rossa unisce le luci, e finiture e illuminazione blu dominano all’esterno e all’interno.

Tuttavia, la scelta stilistica per questo genere di vettura, particolarmente popolare nel mercato internazionale in questo momento, sembra essere stata piuttosto conservativa: non a caso, Mercedes non nasconde la parentela tecnica con l’attuale GLC, e l’intenzione di produrre in un’unica linea tutte le vetture di segmento C della gamma. Per il design, si prosegue il concetto di Sensual Purity di Gorden Wagener, che nella nostra intervista esclusiva sulla nuova Classe A era già stato dichiarato come la base per tutte le future Mercedes: in sostanza viene mantenuta la priorità all’aerodinamica e alla fluidità delle forme, ma è stato decisamente ridotto il numero complessivo delle linee e dei volumi, ora meglio coordinati tra loro. In qualche modo, questo stile sembra il passaggio ideale dall’era di Bruno Sacco, paradigma del design Mercedes privo di fronzoli e capace di bastare a se stesso.

Nella EQC, la tipologia di vettura alta e versatile si sposa bene con le dimensioni compatte e il tetto rastremato come una coupé, ma si rinuncia agli eccessi, riproponendo alcune soluzioni già viste in altre recenti Mercedes. Il risultato non manca di eleganza, grazie all’assenza di ali aggiunte o di barre sul tetto, e alle superfici ben raccordate. C’è forse un fattore di tipo psicologico: la nuova tecnologia non deve atterrire il potenziale consumatore. Ad esempio, vengono simulate le tradizionali prese d’aria anteriori, sia nella calandra che nella zona inferiore, così come la bassa cromatura posteriore che nelle Mercedes tradizionali individua gli scarichi, veri o simulati.

Proviene dalle Mercedes più recenti anche la distribuzione degli elementi interni, con il design su più piani, l’eliminazione del superfluo, le forme raccordate, la plancia ad ala e l’utilizzo di grandi schermi, che da accesi hanno un ruolo importante nella definizione complessiva del design; la tonalità blu e le specifiche funzionalità ci ricordano sempre di trovarci di fronte ad una vettura elettrica, per la quale sono dichiarati 450 km di autonomia e circa 40 minuti di ricarica rapida, con due motori da 402 CV complessivi, lo scatto da 0 a 100 km/h in 5 secondi, la velocità autolimitata a 180 km/h, la trazione integrale e un peso di circa 2 tonnellate e mezza, dovuto alle condivisioni progettuali con altri veicoli, e alla carrozzeria da SUV. Questo modello diventerà vettura di serie non prima della metà del 2019; più avanti arriveranno una grande berlina e una cinque porte compatta, per arrivare a una decina di vetture EQ entro il 2022.

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