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La Matita d’oro 2017 assegnata ad Ercole Spada al Mauto di Torino

Su iniziativa del Direttore Rodolfo Gaffino Rossi è stato istituito il premio «Matita d’oro» da attribuirsi a stilisti che si sono distinti nella storia del design automobilistico. Siamo alla seconda edizione, dopo il successo riscosso dalla prima, nella quale venne premiato Giorgetto Giugiaro, già stilista di Bertone e poi fondatore di Italdesign.
La serata del 13 febbraio 2018 si apre con le note del Melodrum Ensemble che dona un sottofondo jazz alla «piazza», la corte interna del Museo dell’Auto di Torino. Presenta Piero Chiambretti che, con la tipica ironia tagliente abbinata alla riconosciuta professionalità, riesce a inserirsi brillantemente in un contesto estremamente specifico e specializzato. 
Vengono quindi invitati sul palco prima Giorgetto Giugiaro per introdurre l’evento e successivamente Marcello Gandini, che in Bertone disegnò i veicoli più estremi per Lancia, Alfa Romeo e Lamborghini, e Leonardo Fioravanti stilista per Pininfarina, in Fiat e infine fondatore della sua omonima azienda di design.
Chiambretti spazia dall’arte al futuro dell’auto, nel suo contesto odierno, anche in vista degli evidenti mutamenti della società. Con un colpo di teatro, provocatoriamente, chiede agli ospiti un’opinione sull’aldilà: dopo un iniziale momento di imbarazzo, l’atmosfera si scioglie e ciascuno esprime la propria posizione e filosofia. 
Per consegnare i riconoscimenti speciali «Spirito creativo» e  «Design senza tempo», viene invitato Aldo Brovarone, decano degli stilisti italiani, che ha compiuto l’intera carriera in Pininfarina, ancora brillante ed arguto a 91 anni. 
Brovarone sintetizza un concetto fondamentale sull’auto di design: il suono del motore è e rimane uno degli aspetti insostituibili della guida di un’auto emozionale. Quindi, a suo parere, nonostante le prestazioni elevate, l’auto elettrica non saprà coinvolgere completamente come le auto disegnate da lui e dai suoi colleghi presenti.
Viene quindi il momento di premiare Ercole Spada con la Matita d’oro. Spada iniziò la sua carriera in Zagato dove disegnò alcune delle vetture più entusiasmanti degli anni ’60 come la Giulietta Sprint Zagato, le Giulia TZ1 e TZ2, l’Aston Martin DB4 Zagato, le Lancia Flaminia Sport, Flavia Sport e Fulvia Sport e l’Alfa Romeo Junior Zagato. In seguito, lavorò per Ford e BMW dove disegnò la serie 7 E32 e la serie 5 E34, quindi prosegui la sua attività con l’I.De.A. Institute dove impostò stilisticamente tutte le vetture su Pianale Fiat Tipo 0, come Fiat Tipo e Tempra, Lancia Dedra e Delta, e Alfa Romeo 155. A consegnare l’ambito premio è Rodolfo Gaffino Rossi. 
Viene il momento di ricordare con un emozionante filmato, Tom Tjaarda, designer statunitense che ha sviluppato la propria carriera in Italia. Tra le sue macchine più famose possiamo annoverare la De Tomaso Pantera, la Fiat 124 Spider e la Fiesta. Pochi conoscono la realizzazione che Tjaarda fece per Ghia su meccanica Lancia Fulvia Rallye 1,6 HF denominata Fulvia Berlinetta Competizione, dotata di alettone posteriore mobile. Accanto al palco è esposta la 124 Rondine, realizzazione recente dell’idea stilistica originalmente pensata per la spider torinese.     
Al termine della proiezione, sale sul palco Paola Bronzino Tjaarda che, dopo aver ricordato il marito scomparso nel 2017, viene premiata dal Presidente del Mauto Benedetto Camerana con la Matita d’ora alla memoria.
L’incontro giunge al termine, prima del cocktail, con un annuncio a sorpresa: Rodolfo Gaffino Rossi conclude, dopo 18 anni ed il rilancio della struttura, la sua attività di Direttore: a breve conosceremo il nome del suo successore.

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