Design

Ferrari Monza SP1 e Monza SP2: le ultime speciali di Maranello

La tradizione delle serie speciali Ferrari ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza, anche grazie ad una metodologia precisa sulle uscite delle fuoriserie, e alla progettazione concentrata sostanzialmente a Maranello, dall’ingegneria al design del Centro Stile guidato da Flavio Manzoni. La one-off, esemplare unico e totalmente esclusivo, o la serie limitata nasce così con delle garanzie di design e funzionalità, e si integra nella storia e nella logica delle Ferrari del momento in cui sono create. Durante il Capital Markets Day, c’è stato grande interesse per le Ferrari Monza SP1 e Monza SP2, edizioni limitate in soli 100 esemplari, già tutte vendute ai collezionisti, e rappresentano un livello evolutivo di grande interesse: in queste auto c’è una emozionalità evidente, che nell’attualità di stile e tecnica, esprimono tutto il DNA di Ferrari.

Intanto, la base di partenza è il secondo step di un modello già passato dal Centro Stile di Maranello: la Ferrari 812 Superfast, erede della F12 Berlinetta, con il V12 aspirato di serie più potente della storia Ferrari, da 6,5 litri, 810 CV e 719 Nm di coppia. Questa è soltanto la base, per realizzare due barchette estremamente ribassate, ricordando le analoghe sportive degli albori Ferrari (in primis la 166 MM del 1948), e con abitacoli minimal pensati solo per la guida sportiva, a un posto nella SP1 e a due posti nella SP2. E già il DNA si rivela nelle misure, ben diverse da quelle della futura crossover che si chiamerà forse Purosangue: le due speciali sono piuttosto larghe (1,99 m), non particolarmente lunghe (4,65 m) e soprattutto molto basse (1,155 m), grazie alla totale assenza del tetto, e giusto per la presenza dei poggiatesta con rinforzi di sicurezza. Grazie anche alla fibra di carbonio, l’insieme arriva a pesare 1.500 kg, con 20 kg in più per l’abitacolo a due posti della SP2: ci sono sportive più leggere, è vero, ma il V12 è comunque un motore imponente per sua natura, e le barchette pesano circa 130 kg meno della 812 di serie.

La cosa più interessante è come si sia partiti da una gran turismo stradale, per arrivare a due vetture che sembrano pronte per la corsa, senza perdere un briciolo di eleganza. Il motore anteriore è evidenziato da un cofano lunghissimo, ma anche piatto e largo, con i classici parafanghi rialzati sopra i cerchi, che si chiudono in fari semplici, divisi in due zone incavate da un listello, dalle linee essenziali e portati ai lati; l’ampia bocca anteriore dalla forma di un sorriso acquista tridimensionalità, come in certe Ferrari del passato, ed è prolungata in avanti, accentuando l’aspetto filante, e lasciamo spazio nella zona inferiore per le appendici aerodinamiche integrate. La fiancata, come nelle Ferrari recenti, è lievemente a cuneo e si stringe davanti alle ruote posteriori, lasciando spazio ad una minigonna in basso, e valorizzando la forma del parafango. Linee coerenti, nel segno della funzione e della semplicità, partono dal frontale per proseguire idealmente lungo la fiancata, e connettersi alla piccola portiera che si apre verso l’alto, per facilitare l’ingresso nell’abitacolo avvolgente. I cerchi, di grandi dimensioni, riempiono l’intera area del parafango. In questo genere di vettura, diventa curatissimo anche il design dell’area che parte davanti al pilota, un tonneau cover che parte dalla zona normalmente risevata al parabrezza, per proseguire nell’abitacolo, coprendo eventualmente il secondo posto, e poi sopra i parafanghi posteriori e nelle pinne dietro i sedili; dietro si appoggia su una coda semplicissima, definita da una striscia di LED rossi superiore e dal caratteristico scivolo inferiore con quattro scarichi ai lati.

Variamente personalizzabile, l’abitacolo riprende in modo semplificato lo schema delle ultime Ferrari, con il volante multifunzione, la strumentazione chiusa da una tettoia ad arco, con un’ala in vetro per proteggere un po’ dal vento, e un tunnel centrale con i comandi principali, orientato verso il guidatore, e sovrastato da una traversa centrale di rinforzo, bene in vista soprattutto nella versione a due posti. Un insieme pulitissimo e coinvolgente, per garantire prestazioni di tutto rispetto: oltre 300 km/h, da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi, da 0 a 200 km/h in 7,9 secondi, da vere supercar.

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