Design

News in breve: le notizie di agosto

Un agosto italiano segnato dal tragico evento di Genova, tra l’altro dopo l’esplosione dell’autocisterna sulla A14 a Bologna: il primo incidente il 6 agosto, il crollo di una parte del «Ponte Morandi» il 14 agosto sotto la pioggia battente. Due eventi luttuosi, e per Genova nessun errore da parte dei guidatori: l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze peggiori considerando sia la stagione estiva che il gran volume di traffico quotidiano su un ponte-simbolo che univa due parti della città. Di certo, la redazione si unisce al cordoglio per le vittime, e nel momento in cui si discute di responsabilità e di ricostruzione, con il dibattito politico sulle privatizzazioni ma anche sullo stato delle infrastrutture più datate, ci auguriamo sicuramente una cosa: che simili fatti in Italia non accadano mai più.

E pensare che il mese di agosto doveva essere un mese di festa per l’automobilismo italiano, e in particolare per la storia del design, tenendo conto che il 1938 ha visto nascere celebri designer. A parte Leonardo Fioravanti nato il 31 gennaio, e in onore del quale c’è ancora la mostra al Museo dell’Automobile di Torino, ben tre designer hanno festeggiato gli 80 anni ad agosto: Giorgetto Giugiaro il 7 agosto, e curiosamente nello stesso giorno, il 26 agosto, sia Marcello Gandini che Ercole Spada. Le loro vetture non hanno bisogno di presentazioni, perché hanno realmente rappresentato sogni in movimento, in tutte le categorie possibili, e in un periodo d’oro dell’automobilismo italiano.

Per i modelli automobilistici, ad agosto non ci sono mai grandi novità in Europa, ma quasi solo anticipazioni di quanto arriverà a Parigi il prossimo ottobre. Qualche esempio: la Opel GT X Experimental, che mostra il design sobrio di un SUV compatto nell’era PSA creato dal team di Mark Adams; la Toyota Corolla station wagon, che quindi non si chiamerà più Auris, riportando in luce il nome più popolare della storia Toyota; le due fastback coreane, la Hyundai i30 N e la Kia Proceed, che propongono un modo più sportivo di declinare una quasi-station wagon, come le storiche Avant di Audi.

Il Salone di Mosca, in agosto, ha visto invece anticipare un modello inedito di Renault, la Arkana, SUV-coupé di segmento C della, che potrebbe avere un buon successo commerciale; Fiat rinnova invece la 500X con nuovi motori (3 cilindri 1.0 e 4 cilindri 1.3) della Renegade, modifiche ad alcuni dettagli e novità tecnologiche.

Uno sguardo complessivo verso il futuro lo fornisce invece Volkswagen, che ha dichiarato di voler investire entro il 2025 ben 3,5 miliardi di euro nel digitale, compresi il servizio WE Share e una piattaforma condivisa in cloud, denominata ODP, One Digital Platform. Secondo Jürgen Stackmann «le nostre Volkswagen diventeranno sempre più dispositivi digitali su ruote”. E nel frattempo, Tesla rimane in borsa, dopo l’annuncio di un possibile riacquisto delle azioni da parte di Elon Musk -che alcuni bene informati dicono essere in uno stato particolare di stress da superlavoro.

Oltreoceano, l’avvenimento più importante è stato il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, che si è svolto come di consueto dal 21 al 26 di agosto in California, nell’ambito della Monterey Car Week. A vincere il premio Best of Show, e altri premi di categoria, è stata un’italiana storica, l’Alfa Romeo 8C 2900 del 1937: una vettura dalla linea aerodinamica di indubbio fascino. Il concetto di «eleganza» però assume, a Pebble Beach, un significato a più ampio raggio, rispetto ad altri concorsi europei: ad esempio, per la presenza di tante vetture americane storiche nelle quali prevalgono sicuramente gli eccessi stilistici, dalle cromature alle enormi prese d’aria, dagli assetti ultraribassati alle verniciature spettacolari. 

E anche le novità presentate da molte case automobilistiche sono state supercar estreme, dalle linee fortemente sfaccettate: basti citare l’Audi PB 18 e-tron, sportivissima hatchback elettrica di Ingolstadt senza ausili alla guida e con 775 CV, capace di uno 0-100 in meno di 2 secondi, la Mercedes EQ Silver Arrow, monoposto elettrica d’argento che sembra uscita da un fumetto neo-gotico, lunga 5,3 metri e alta 1 metro, e con circa 750 CV; la leggerissima McLaren 600LT realizzata in esemplare personalizzato MSO, oppure la Lamborghini Aventador SVJ che dichiara il miglior rapporto peso potenza al mondo, con 770 CV e l’aerodinamica attiva, la flessuosa Infiniti Prototype 10 elettrica, per arrivare alla Bugatti Divo da 1.500 CV e oltre 5 milioni di euro. Meno estrema, ma dal design più sfaccettato, il tetto in tela e sempre sportivissima nella versione M40, è la nuova BMW Z4, mentre Ferrari mantiene l’equilibrio stilistico con la 488 Pista Spider, dal il V8 da 720 CV e 340 km/h di velocità massima, versione scoperta della recente coupé, con la storica livrea USA. Pochi fortunati hanno potuto osservare da vicino la prima concept di Automobili Pininfarina, la divisione di auto di produzione concordata con Mahindra: la PF0 sarà una supercar dal profilo alare, e a trazione elettrica. E anche le aste hanno regalato valutazioni estreme, con il record per uno dei 36 esemplari della Ferrari 250 GTO, aggiudicata per 48,4 milioni di dollari, la massima cifra mai richiesta in un’asta per un’auto.